SIMONE TUNBRIDGE
(PERTH - AU)
vive e lavora a Perth - AUlives and works in Perth - AU
Senza titolo - 1998
ditticocibachrome su plexiglas
38,5x38,5
Untitled - 1998
diptychcibachrome on plexiglas
38,5x38,5
Simone Tunbridge elabora immagini oniriche nelle quali sovrappone magistralmente la forma barocca, sontuosamente decadente, il contenuto chiaramente ispirato dall’incubo della nascita e da percorsi freudiani nei quali Eros e Tanato si si fronteggiano in una guerra di posizione interminabile fino alla morte, e la struttura della rappresentazione, eccezionalmente profonda grazie allo sfruttamento quasi pittorico della prospettiva e dei colori, che conferisce illusoriamente volume alle immagini fotografiche. Il dittico immette così in una Wunderkammer dall’effetto ipnotico e perturbante, al quale si fatica a sottrarsi per guadagnare la distanza necessaria per l’elaborazione critica. Ma proprio a questo mira Tunbridge, per cui la cattura dell’osservatore è necessaria per una fruizione dell’opera dall’interno, attraverso l’auto-identificazione con il personaggio e le storie raccontate. Obiettivo, peraltro, comune a tutti gli artisti, passati, presenti e, suppongo, futuri. Ma mentre non tutti lo raggiungono, Tunbridge prova qui la sua capacità con rara efficacia.
courtesy collezione privata
︎
Simone Tunbridge processes complex oneiric images by skillfully juxtaposing a lavishly
decadent baroque form, the narrative content clearly inspired by the nightmare of birth as well as Freudian paths where Eros and Thanatos confront each other in an endless trench warfare, and a structure of the representation whose surprising depth is due to the quasi pictorial exploitations of the perspective and the colors that illusorily provides with volume the photographic images. The diptych thus leads us to a Wunderkammer whose effect is hypnotic and perturbing, as well as difficult to get rid of in order to gain the distance needed for a critical assessment. But this is precisely the artist’s aim, since she needs to catch the watcher and compel her/him to live the artwork from within by self-identifying with the represented subjects and the told tales. By the way, a goal shared by whomever has a place in the art history of all times. Although here Tunbridge shows her ability to hit the target with a skill rarely found among contemporary practitioners.
courtesy private collection
︎