PAOLO ANGELOSANTO
(Saint Denis - FR 1972)
vive e lavora a Graffignano (VT) - ITlives and works in Graffignano (VT) - IT
Butterfly (autoritratto del mio lato destro) - 1999/2000
plotter painting su legno e resinaØ 48.5
Butterfly (self-portrait of my right side) - 1999/2000
plotter painting on wood and resinØ 48.5
In oltre trent’anni di attività, l’artista ha peculiarmente intrecciato performance,
installazioni, disegno, ready-made, fotografia, usando il suo corpo come soggetto/ oggetto di elaborazione critica di rituali e miti collettivi, socio-economici, politici, religiosi e di identità di genere. Mediata da un’accurata messinscena iconografica formale, l’opera sprigiona un messaggio nitido quanto composto, invitando a
decodificare il sacro e il profano senza complessi e rivelandone incoerenze, falsità, o perfino abusi e violenze, con un linguaggio apparentemente imperturbabile, ma proprio per questo capace di smontare radicalmente i personaggi, o eventi,
rappresentati. Con un’ironia seria quanto implacabile, e spaziando dalla religione, alle convenzioni sentimentali e sessuali borghesi, alla mafia e alla tragedia delle migrazioni, Angelosanto non manca un bersaglio, compreso se stesso, esprimendo in fondo la convinzione di una responsabilità universale, antropologica, e
dichiarandosi uomo fra gli uomini, inquisitore e inquisito. L’osservatore è quindi chiamato al coinvolgimento e attraverso di esso alla presa di coscienza che risveglio e azione sono funzioni dell’arte altrettanto cruciali della contemplazione
estetica.
courtesy collezione privata http://www.paoloangelosanto.com
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installation, drawing, ready-made, photography, making of his body the subject/ object of a critical processing of socio-economic, political, religious, and gender identity, myths and rituals. Within an accurate formal-iconographic mise-en-scene, his work conveys a clear, as well as composed, message, an invitation to unscramble the sacred and the profane and to unveil their inconsistencies, falseness, or even abuses and violence, by a language that, though seemingly imperturbable, brings about a radical dismantling of the represented subjects or events. By his serious as well as implacable ironic attitude, Angelosanto doesn’t miss a target, including he himself, out of the basic belief that responsibility is a ubiquitous, anthropologic, concern, and that artists are nothing but men among men, both the inquirers and the inquired. Visitors are thus urged to engage themselves and to realize that their own awakening and action are as crucial to art fruition as aesthetic contemplation.
courtesy private collection
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