GIANFRANCO ANASTASIO
(Messina - IT 1956)
vive e lavora a Messina - ITlives and works in Messina - IT
Guardiani - 2024
installazioneolio, foglia d’oro, foglia d’argento su tavola, acciaio, legno, pietra, terracotta
dimensioni variabili - max h 180
Guardians - 2024
installationoil, gold and silver leaf on panel,
steel, wood, stone, clay
variable size - max h 180
ll lavoro di Anastasio coniuga sentimento della materia e analisi dello spazio in una prassi pittorica sia conoscitiva che operativa: “Ogni opera aggiunge mondo al mondo, ne amplia i confini, rende visibili altri aspetti della realtà”. Pittura, dunque, come idea esperienziale della realtà, che matura nella concretezza del suo farsi. Nella sua opera, figura poetica ricorrente è la soglia intesa come metamorfosi, confluenza, attraversamento e ‘scaturigine’, luogo e tempo in cui le tensioni dialettiche diventano, fissandosi, percepibili e coincidenti. “Il suo lavoro sulla pittura, analitico e neomoderno, scaturisce dall’intenzione ideale di concentrare in precisi cromatismi astratti e nelle campiture geometriche non tanto la categoria della razionalità quanto quella più vasta del proprio vissuto” (Marco Meneguzzo).
Tradotto nella meditazione poetica dell’artista, “non bastano le parole per dire blu, oro, nero, luce...sono lingua i colori, vedere è discorso, dipingere è cogliere la relazione, comprendere è legame, consegnare al tempo quello che vedo nella forma di quello che si vedrà...sono pasto e fame questi colori, sanno come incontrarsi e lasciarsi, dimenticare ogni promessa e attesa, essere tradimento e stupore liberatori”
courtesy l’artista
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Anastasio’s work combines the matter feeling with spatial analysis in a paining practice that is both cognitive and operational. “Each work adds world to world, widens its boundaries, making further facets of reality visible”. Thus, painting as an experiential idea of reality, whose maturing takes place through its doing. By the recurring poetic image of the threshold, Anastasio evokes metamorphoses, confluences, crossings,
Translated into Anastasio’s lyric telling, “words do not suffice to say blu, gold, black, light... colours are language, to see is discourse, painting is catching the relationship, understanding is linking, delivering to time what I am seeing in the shape of what will be seen later on...are food and hunger these colours, they know how to meet and to split up, how to forget all promises and expectations, and to be cathartic infidelity and waiting”.
courtesy the artist
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