FRANCESCO VOLTOLINA
(Ravenna - IT, 1960)
vive e lavora a Milano - ITlives and works in Milan - IT
Né quiete, né movimento.
Come un oracolo, testimone millenario. - 2023
stampa digitale su tessuto
76x256
Nor quiet nor motion.
Like an oracle, millennial
witness. - 2023
digital print on fabric
76x256
La precaria condizione di equilibrio che la natura nei millenni ha saputo plasmare s’impone oggi come un oracolo, restituendoci il drammatico senso d’impotenza che ormai abita anche il nostro dormiveglia. L’opera ritrae le “Piramidi” di Zone, un'area naturale protetta che rappresenta un’importante testimonianza dell'evoluzione geologica alpina glaciale e postglaciale. Circa 150.000 anni fa, da una lingua laterale dell'imponente ghiacciaio camuno, dilatatosi dal bacino ora occupato dal Lago d'Iseo, venne a formarsi un vasto deposito morenico che ostruì la valle impedendo il normale deflusso dei torrenti. I detriti formarono un altopiano e, successivamente, la costante erosione provocata dall'acqua piovana e dai ruscelli contribuì a modellare l’area formando colonne d’argilla sempre più alte. Sulla sommità delle colonne giacciono ancora grossi massi che, proteggendole dall'erosione, ne hanno impedito il crollo. La più imponente presenta un'altezza di circa 30 metri, un diametro alla base di 8 metri e culmina in un masso di quattro metri di diametro.
courtesy l’artista
https://francescovoltolina.net
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The precarious condition of equilibrium molded by nature through the millennia stands out like an oracle, giving us back the dramatic impotence sensation that we feel even while half asleep nowadays. The work portrays the Zone’s “Pyramids”, a natural protected area of the Alps’ geological glacial and post-glacial evolution. Some 15.000 years ago, a lateral section of the massive Camuno glacier expanded from the basin now forming the Iseo lake, and created a large morainic deposit that obstructed the valley and barred the normal water outflow. The debris formed a plateau and then the constant erosion by rains and the rills shaped the area with increasingly high clay columns. On the top of such columns are still lying large boulders that protect them from erosion and from collapsing. The hugest one is about 30 meters tall, with an 8 meters floor diameter and a four meters large top boulder.
courtesy the artist
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Fontana I - Fontana II - 2018
stampa 3D in poliammide11,4x14
Fountain I - Fountain II - 2018
3D print on polyamide11,4x14
Fontana è nata da un’immagine affiorata alla mente dell'artista durante una seduta di ipnosi. “In una condizione non prevedibile quest'immagine si è presentata alla mia mente in modo immediato come forma assoluta, difficile scegliere come darle corpo. Volevo un risultato vicino alla sua natura originaria. Ho preferito svilupparne un modello 3D e stampare in un materiale neutro evitando il più possibile l’intervento manuale. Successivamente la convinzione che la forma così ottenuta fosse in grado di generare un suono mi ha spinto a realizzarne una seconda versione in bronzo.” Recentemente, il suono dell’opera è riecheggiato al MAMbo di Bologna grazie al percussionista della Scala di Milano Elio Marchesini, noto per le sue performance di ricerca. L’intervento ha coinvolto il pubblico in un'esperienza totalizzante orientata a cogliere elementi sottili come il suono inaudibile del nostro pianeta.
courtesy l’artista
https://francescovoltolina.net
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Fontana arose out of an image surfacing on the artist’s mind during a hypnosis session. “While in an unforeseeable state, the image suddenly appeared like an absolute form, quite hard to be given a material shape. Since I wanted an outcome as near as possible to its original nature, my decision was to develop a 3D model and to print it on a neutral material, in order to minimize any manual intrusion. Thereafter, the persuasion that the form thus resulting were able to produce a sound pushed me to realize a second brass version of the work”. Its sound has recently echoed at MAMbo in Bologna thanks to Elio Marchesini, a percussionist from the Milan theater La Scala, well known as a research performer. The event has involved the public in a totalizing experience geared to catch such a subtle element as the inaudible sound of our planet.
courtesy the artist
https://francescovoltolina.net
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Noi siamo le api dell’invisibile
- 2023
fusioni in bronzodimensioni variabili
We are the bees of the invisible
- 2023
bronze casting
variable size
“Il nostro compito è quello di compenetrarci così profondamente, dolorosamente e appassionatamente con questa Terra provvisoria e precaria, che la sua essenza rinasca invisibilmente in noi. Noi siamo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d’oro dell’invisibile.”
Rainer Maria Rilke
(Lettera del 13 novembre 1925 a Vitold von Hulevicz, il suo traduttore polacco)
courtesy l’artista
https://francescovoltolina.net
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“Our task to imprint this temporary, perishable Earth into ourselves so deeply, so painfully and passionately, that its essence can rise again “invisibly,” inside us. We are the bees of the invisible. We wildly collect the honey of the visible, to store it in the great golden hive of the invisible.”
Rainer Maria Rilke
( Letter dated 13 November 1925 to Vitold von Hulevicz, his Polish translator)
( Letter dated 13 November 1925 to Vitold von Hulevicz, his Polish translator)
courtesy the artist
https://francescovoltolina.net