Experimentum
Crucis

FABIO RANZOLIN

(Vicenza, 1993)
vive e lavora a Vicenza e Venezia 
lives and works in Vicenza and Venezia 


Confessioni di esperienze sessuali o di identità al margine, pratica quasi archeologica di recupero di materiale legato all’universo LGBT+ Da riviste pornografiche degli anni ’70-’80, l’artista ritaglia testi che parlano di vite in ombra, sensi di colpa e voglia di aprirsi. Nella lettera 2, la scoperta della propria omosessualità è tematizzata dall’ interrogativo più diretto: “Ma sto diventando anch’io un frocio”? Nella successiva, la drammatica testimonianza di una donna trans non ancora capita nemmeno dalla sua comunità.Infine, la lettera 4: una denuncia delle posizioni di potere assicurate dal privilegio razziale.


Courtesy Graci Collection Mantova

cargocollective.com/fabioranzolin https://www.spazioorr.it/
Confessions about sexual experiences or marginal identities, a quasi-archeological rescue practice of documents relating to the LGTB+ universe. From some pornographic magazines of the Seventies and the Eighties, the artist cuts out tales of hidden lives, senses of guilt, and a urge of coming out. In  Letter  to Lucio 2, the discovery of the sender’s homosexuality is epitomized by the straightest question: “Me too a fag?”  In the following  Letter 3, the dramatic witness of a trans woman, as yet unappreciated by her own community. Finally, the letter 4: a complaint against the association between the racial privilege and powerfulness.



Lettera a Lucio n. 2
- 2020

Ritaglio dalla rivista Doppiosenso
cm. 37x28 - 42x20


Letter to Lucio n. 2
- 2020

Cut-out from the magazine Doppiosenso
cms. 37x28 - 42x20








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Lettera a Lucio n. 3 - 2020

Ritaglio dalla rivista Doppiosenso
cm. 37x28 - 42x20

Letter to Lucio n.3 - 2020

Cut-out from the magazine Doppiosenso
cms. 37x28 - 42x20




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Lettera a Lucio n. 4 - 2020

Ritaglio dalla rivista Doppiosenso
cm. 37x28 - 42x20

Letter to Lucio n. 4 - 2020 

Cut-out from the magazine Doppiosenso
cms. 37x28 - 42x20