Experimentum
Crucis

ELENA MAZZI


(Reggio Emilia - IT, 1984)

vive e lavora a Torino - IT
lives and works in Turin - IT

Muse - 2020


video 4k, colore, sonoro, 13’30’’

Muse - 2020

4k video, color, sound, 13’30’’



Elena Mazzi accompagna per mano lo spettatore nell’incubo della violenza di genere attraverso la bellezza straniante delle statue greco-romane dell’Antiquarium della Domus Grimani a Venezia. Il video inizia con inquadrature di particolari di interni come se quelle sale fossero ancora vissute mentre una voce narrante ci porta nell’intimità della persona che le abitava, o forse ancora le abita, quelle stanze. Il ritmo visivo cambia quando la camera comincia ad inquadrare particolari anatomici dei corpi e dei volti di uomini e donne dell’antichità, corpi restaurati, rimessi insieme, tagli e suture nel marmo, dettagli su mani dalle dita mozze, sequenze di gambe e corpi…attraversati da barbagli taglienti di luce naturale… Corpi che parlano di storie lontane, di relazioni amorose, di violenza, di mito, di saccheggio, di morte e di rinascita. La voce narrante racconta di stupri, di rapimenti e di dei violenti, maschili e femminili…Il testo seleziona miti in cui la violenza è il fulcro del racconto e li inserisce in una narrazione transtemporale che mette in relazione il passato mitologico con la contemporaneità, dimostrando come certe dinamiche comportamentali rimangano pur sempre invariate…Paola Ugolini


Progetto commissionato e prodotto dalla fondazione In Between Art Film

Courtesy l’artista

https://www.elenamazzi.com

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Elena Mazzi leads viewers into the nightmare of gender violence through the disorienting beauty of the Greek and Roman statues in the Antiquarium of Palazzo Grimani in Venice. The video begins by showing details of the interiors as if they were still inhabited, while a voiceover ushers us into the private world of the person who lived, or perhaps still lives, in those solitary rooms.The visual rhythm changes as the camera begins to show close-ups of the bodies and faces of these women and men from antiquity; bodies that have been restored, put back together, with breaks and mends in the marble; details of broken fingers; a series of legs and bodies;…with rays of natural light cutting in between… Bodies speaking of distant lands and times, of love, violence, myth, pillage, death, and rebirth. The voiceover tells stories of rape, of abduction, of violent beings, both male and female… The text was built by selecting myths in which violence plays a pivotal role, putting them into a broader narrative that ties this mythological past to the present and highlights how certain behavioral dynamics are still the same today...Paola Ugolini

A projet commissioned and produced by In Between Art Film foundation

Courtesy the artist

https://www.elenamazzi.com


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Parole parole parole - 2021- in corso

installazione - carta da parati colorata - dimensioni variabili


Parole parole parole - 2021- ongoing

installation - color wallpaper - variable size






Parole parole parole, promosso dal comune di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Associazione Nondasola, che gestisce il centro antiviolenza Casa delle Donne, è prima di tutto un percorso volto a innestare gli strumenti della creazione artistica su iniziative già in essere per lo sviluppo di una cultura di contrasto alla violenza di genere. Il progetto parte dall!ascolto delle donne, dei soggetti della rete e delle operatrici e volontarie del Centro Antiviolenza per restituire una lettura puntuale e appropriata alle persone e ai soggetti coinvolti, e le diverse sfaccettature. L’artista mette in campo un vocabolario di parole comuni e condivise e un "fare” collettivo, unione di più voci per creare un nuovo linguaggio, una nuova modalità di comunicazione, fondata su un sentire relazionale. In collaborazione con la grafica e illustratrice Lucia Catellani (http:www.breadandjam.it/), una serie di workshop ha elaborato il vocabolario condiviso e un segno grafico, una texture vera e propria, forte, accattivante, a tratti optical, che inviti le persone ad avvicinarsi per guardare con più attenzione, e scoprire così un messaggio #criptato#, in codice, fatto di parole e frasi che sembrano a volte sussurrate, altre gridate.Una texture stampata su carta da parati, da posizionare nello spazio pubblico per fare uscire dalle mura domestiche la violenza che si consuma soprattutto nelle case, all’interno delle relazioni affettive, e renderla sempre più tema riguardante tutti, oggetto di responsabilità collettiva. È possibile sostenere Nondasola acquistando l’opera che di quel progetto si è nutrita nella potente alchimia di parole, forme e colore.

Courtesy Associazione Nondasola e Comune di Reggio Emilia

https://www.nondasola.it

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Parole parole parole, promoted by the city of Reggio Emilia in collaboration with Nondasola, the association managing the anti-violence center Casa delle Donne, is above all a path aimed at grafting the tools of visual arts onto the awareness-raising actions already in place, in order to promote a culture based on the contrast to sexual abuse. The project starts from listening to women, to the network subjects and the activists and volunteers of the Antiviolence Centre in order to achieve a reading as precise as appropriate to the people involved, and the various facets as well. The artist uses a vocabulary of usual and shared words, as well as a collective "doing”, whereby several voices come together to create a new language, a new communication mode, based on a relational feeling. With the graphic designer and illustrator Lucia Catellani (http://www.breadandjam.it/), a series of workshops led to the development of a shared vocabulary and a graphic sign, a real texture, a strong, captivating, somewhat optical texture, pushing people to come closer and look more carefully, thus discovering an #encrypted!, coded message, words and phrases appearing either whispered or cried. A texture printed on wallpaper, to be placed in public spaces in order to pull out from domestic walls the violence at home, taking place within affective relationships, and to turn it into a topic of universal concern, an object of collective responsibility. Nondasola may be supported by buying the work fed by this project in the powerful chemistry of words, forms, and color.

Courtesy Nondasola association and the City of Reggio Emilia    

https://www.nondasola.it


Opera acquistata da: Alfredo D’Urso e Lucia Barbagallo - Gaetana Gagliano - Giuseppe Grassi e Cristina Arena Vasta- Giovanna Monceaux Pirronello-Gabriella, Felicia, Rosa Anna e Silvana Musumeci -Filippo Pappalardo