Experimentum
Crucis

ANNA GUILLOT


( Pisa - IT)

vive e opera in Sicilia - IT
lives and works in Sicily - IT


“Dislocamento” - 2021-’22-’23

installazione - fotografie, oggetti e documenti personali dimensioni site specific

“Displacement” -
2021-’22-’23

installation - photos, personal objects and documents site specific size




“Dislocamento” insiste sulla ricerca relativa al rapporto tra individuo e luogo conducendo la riflessione verso una sorta di autobiografia impersonale. Originati da un senso di straniamento da transiti e permanenze nei luoghi privati del mio vissuto e in quelli immaginati, l’impersonalità narrativa del testo, e quanto di personale-impersonale è traslato nelle immagini fotografiche, restituiscono, come una sorta di mise en abîme, tutto ciò che li ha determinati. Foto e documenti dell’archivio privato con l’aggiunta di rari ‘oggetti d’affezione’ realizzano l’espansione progressiva e integrata dell’allestimento fotografico-oggettuale della personale, reale e pretestuosa genealogia. Per una biografia metaforica – storia di tanti, dislocamento e diaspora – rivolta a spostare il punto di vista dal singolo alla collettività, dal locale all’universale, e guadagnare l’apertura verso una rinnovata logica dello sguardo e del pensiero. AG.
«[…]. Concepito in progress e allestito per essere mostrato ogni volta secondo gli accidenti dell’ambiente, l’albero genealogico (carsico e concettuale) di Guillot si esprime dunque, nell’intenzione estetica, come un’impersonale astratta didattica del Disincanto: l’io storico, ci dice, oggi esiste solo spazializzato (e in tal modo, come attore eroico, neutralizzato), in nessun luogo della riva comincia il mare, mai la stessa onda indietro ritorna.»
Luciana Rogozinski

Courtesy l’artista

https://annaguillot.eu

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“Displacement” is about the individual/place relationship, and brings reflection towards an impersonal autobiography of sorts. Arising out of an estrangement feeling due to passages and stays in the private spaces of my lived and fantasized experience, the narrative impersonality of the text, and the personal-impersonal content carried by the photographic images, give back whatever determined them, much like a mise en abîme. Both pics and the documents from the private archive, as well as a few ‘objects dear’, allow for the gradual and integrated expansion of a personal, real and specious, genealogy. In view of a metaphoric biography - a tale of many, of displacement and diaspora - aiming at changing the perspective from the individual to the collective, from the local to the universal, in order to prompt a renewed logic of looking and thinking. AG “[…]. A work in progress to be exhibited each time according to the accidents of the environment, Guillot’s genealogical tree (karstic and conceptual) therefore expresses itself, in its aesthetic intent, as an impersonal abstract didactics of Disenchantment: the historical I, it tells us, exists today only if spatialized (and then neutralized as a heroic actor), nowhere on the shore does the sea begin, never does the same wave return.”
Luciana Rogozinski


Courtesy the artist

https://annaguillot.eu











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